I vangeli parlano di salvezza

Versione pubblica

Chiesa Cristiana in Italia

I Vangeli ci parlano di salvezza ?

Tutta la Bibbia è la Santa Parola di Dio, che è stata ispirata da Lui stesso e che adempie lo scopo per cui l'ha data.

Ci sono molte cose che non possiamo comprendere della infinita mente di Dio. Lui, infatti, non ci spiega in che modo abbia costruito le rocce, il cervello umano, i pianeti, le stelle e il nostro sole. Possiamo però dire che tutto quello che Lui voleva che noi conoscessimo l’ha lasciato scritto nella Sua Parola. Tutto quello che Dio ci ha detto attraverso di essa, serve per imparare a conoscere quanto Lui abbia voluto rivelare di se stesso e dei suoi piani.

Nella Bibbia ci sono 66 libri e non tutti sono scritti nello stesso genere letterario. Per questo, quando ci si appresta a studiare un libro della Bibbia è opportuno fin da subito individuarne il genere letterario, lo scopo, i destinatari e altre utili informazioni che meglio tratteremo nel corso di Esegesi biblica. Per gli scopi di questa pagina dobbiamo dire che c'è una differenza tra le epistole e i Vangeli che troviamo nel Nuovo Testamento. Le prime furono scritte per rispondere o comunicare qualcosa d’importante alle chiese dei santi; erano cioè documenti che gli apostoli inviavano alle varie città in risposta a delle questioni contingenti dottrinali e morali.

I Vangeli, invece, rispondevano a un bisogno molto più generale: spiegare ai lettori come si può giungere a salvezza e quindi in che modo si può far pace con Dio. Ne consegue che i primi lettori leggendo il vangelo di Matteo dovevano poter imparare i fondamenti su cui basare la propria salvezza. Lo stesso dicasi di quei lettori che magari non avevano mai letto il vangelo di Matteo ma che però ebbero la possibilità di studiare quello di Marco, di Luca o di Giovanni. E' impensabile credere che i lettori dei primi 400 anni d.C. non siano giunti alla salvezza in Cristo non avendo potuto godere della raccolta completa di libri che oggi costituiscono il Nuovo Testamento.

Con questo non voglio dire che i libri della Bibbia non siano importanti, perché tutta la Sacra Scrittura è necessaria per il nostro corretto sviluppo spirituale e personale. Quello che cerco, invece, di far passare e su cui ti chiedo di darci degli spunti di riflessione, è che alcuni particolari del Vangelo di Giovanni, su cui si sono fondate dottrine di vario genere, non possono essere presi a fondamento indispensabile della salvezza se non vengono tenuti in considerazione anche dagli altri Vangeli. Tutti i vangeli terminano, guarda caso, con la morte e la risurrezione di Gesù Cristo. Ecco questo deve essere considerato, secondo me, il fondamento su cui radicare la nostra salvezza: Noi siamo salvati perché Gesù, il Cristo e il Profeta promesso, il figlio di Dio, l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo, ha dato se stesso sulla croce perché il sangue di "un solo uomo, Gesù Cristo" (Rom 5:15) potesse lavare i nostri peccati e farci far pace con l'Onnipotente Dio.

In conclusione devo poter dire, e correggimi se non sei d’accordo, che chiunque accetta il sacrificio di Gesù e lo riconosce come Cristo e Signore, credendo che Dio l’Onnipotente lo abbia risuscitato dai morti (come vediamo in tutte e quattro i vangeli!) è da considerarsi, a prescindere da altre variazioni dottrinali, un fratello in Cristo, sempre se non è dedito a qualsivoglia forma di idolatria.



Se sei interessato ad approfondire l'argomento puoi registrarti gratuitamente sul nostro sito tramite questo link


Pagina pubblicata il 05/02/2020 17:21:15 - revisione n° 0 del 05/02/2020 17:21:15

 

 

Altri progetti correlati: Scuola Biblica